Eventi
Dal 5 Ottobre al 29 Dicembre
VIGEVANO e MONZA
L'Altare di Stefano De' Fedeli e i fondi oro di Rosasco
3 Febbraio 2024 - ore 20.30
VIRTUOSISSIMA SERENA
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26 Dicembre 2023 - ore 16.oo
JAZZ FOR CATHEDRAL
La tavolozza timbrica che si crea in un esnemble in cui convivono corde ed ance è estremamente variopinta.
Grazie a questa caratteristica i 4 musicisti decidono di ofrire all'uditorio un programma altrettanto variegato, che accosta brani tratti dal repertorio della musica da ballo francese del primo dopoguerra a melodie e ritmi provenienti dall'est Europa, composizioni di tzigani e di gitani, senza disdegnare alcuni capolavori del repertorio della più raffinata canzone italiana.
Vi saranno anche composizioni del talentuosissimo Tobia Davico, giovane chitarrista torinese, che come pochi altri italiani della sua generazione conosce il linguaggio del Gypsy Jazz e della musica del leggendario chitarrista Sinti Django Reinhardt, ed è invitato a divulgarlo in festival e clubs in Italia e all'estero.
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30 Settembre 2023 - ore 10.00 e 11.15
UN INCONTRO INASPETTATO
Quest'anno la Diocesi vigevanese celebra il 350° anniversario della nomina di mons. Caramuel a Vescovo di Vigevano e contestualmente il 10° anniversario dell'ingresso di mons. Gervasoni quale Vescovo di questa città.
Il Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano organizza per il giorno 30 settembre una rappresentazione teatrale con gli attori Simone Lambra e Gianni Pea, che interpretano i due Vescovi in un immaginario incontro.
I tre atti della recitazione saranno intervallati da momenti musicali con il flauto di Beatrice Oteri e il tamburello di Federico Silva.
L' esibizione, a ingresso gratuito, inizierà alle ore 10 nella suggestiva cornice del cortile di Palazzo Vescovile (piazza sant'Ambrogio 14) e sarà ripetuta alle ore 11,15.
La manifestazione potrà essere seguita da 45 spettatori per rappresentazione (90 in tutta la mattinata). L'accesso avverrà su prenotazione al numero 0381690727, dalle 9,30 alle 13 dal lunedì al venerdì, fino ad esaurimento posti.
Le celebrazioni proseguono
Sabato 30 settembre alle ore 16,00, nell'Aula Magna del Seminario Vescovile, conferenza del dott. Truffa su "Caramuel Astronomo", a cura dell'Archivio Diocesano. Ingresso gratuito.
Domenica 1 ottobre alle ore 21,00 concerto in Chiesa Cattedrale, dal titolo "Liturgia e devozione nella Lombardia spagnola nel secondo Seicento".
Il concerto sarà eseguito da “Amphion Novus”, un ensemble di recente costituzione che si prefigge la valorizzazione musicologica e performativa del repertorio seicentesco a voce sola spesso in prima esecuzione moderna. Ingresso gratuito
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2 Aprile • 26 Novembre 2023
GUERRA e PACE
Stefano Chiodaroli e Michele Protti
Il Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano
presenta
GUERRA E PACE
Presentando la mostra "Guerra e Pace" ci preme sottolineare nuovamente che la finalità di un museo diocesano come il nostro, non è quello di sottoporre ai visitatori un'opera importante o il nome di un artista di grande fama che attirano il pubblico più per curiosità o per un mero fattore estetico, prendendo il sopravvento su ogni altra considerazione. Il nostro scopo è riportare l'attenzione sulla funzione pastorale del museo ecclesiastico, sui temi che di volta in volta scegliamo, per portare il visitatore ad una riflessione profonda sul contesto affrontato. Anche la scelta dei due artisti non è casuale, ma l'attenzione al territorio è anche diretta verso coloro che in questo territorio operano, producono e propongono cultura.
Con questa mostra abbiamo voluto evidenziare da un lato l'attrazione che la guerra ha sempre esercitato sugli uomini. Come il canto delle sirene, la guerra e le battaglie hanno sin dai tempi più antichi sedotto l'uomo con tutti i suoi accessori, spade, armature, fucili, aerei, carri ecc. sino a portarlo allo scontro e poi, necessariamente e realisticamente, alla presa di coscienza della distruzione e del male che esse avevano causato.
Stefano Chiodaroli si pone nella tradizione dei "battaglisti", come venivano chiamati i pittori specialisti di argomento bellico, che si diffondono nel Sei-Settecento, fino all'esaltazione dell'eroismo individuale, cara al romanticismo. Ma già prima grandi artisti avevano sapientemente trattato la materia come Paolo Uccello nella Battaglia di san Romano, dove invece di una battaglia sembra di assistere ad un torneo, la Battaglia di Anghiari di Leonardo che noi conosciamo tramite l'interpretazione di Rubens. E' però con La Battaglia di Isso di Albrecht Altdorfer che iniziano le grandi composizioni guerresche di gruppo, dove nell'esaltazione dello slancio degli eserciti pare quasi di udire i rumori dei carri, le urla, i nitriti.
Dall'altro lato la pace non è stata rappresentata con immagini didascaliche ma con gli scarti, con i relitti, con oggetti di recupero che per noi rappresentano il tentativo di ricostruzione dopo la distruzione. Recuperare lo scarto è un atto di solidarietà, di pietà verso ciò che non risponde al criterio di utilità e come dice Papa Francesco "non devono mai venire meno i doveri inderogabili della solidarietà e della fraternità umana e cristiana". L'opera di Michele Protti rientra nel movimento artistico dell'Arte Povera. L' “Arte Povera” è una corrente nata in Italia negli anni Sessanta del Novecento, e alla quale aderirono molti artisti destinati a diventare tra i più grandi e influenti del XX secolo, come Jannis Kounellis e Michelangelo Pistoletto. Il nome “Arte Povera” fa riferimento sia ai materiali che gli artisti del gruppo utilizzano, cartapesta, ferro di recupero, stracci, oggetti riciclati, legna, terra, plastica, sia, soprattutto, al fatto che il movimento intendeporsi in contrapposizione all’arte tradizionale ed elaborare un linguaggio, più vicino al sentire contemporaneo, in grado di ridurre all’essenziale l'arte, linguaggio non semplice ma sobrio.
INGRESSO GRATUITO
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26 Dicembre, Lunedì 2022
CONCERTO DI SANTO STEFANO
La Natività nel barocco musicale europeo
Il Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano
presenta
GUERRA E PACE
Presentando la mostra "Guerra e Pace" ci preme sottolineare nuovamente che la finalità di un museo diocesano come il nostro, non è quello di sottoporre ai visitatori un'opera importante o il nome di un artista di grande fama che attirano il pubblico più per curiosità o per un mero fattore estetico, prendendo il sopravvento su ogni altra considerazione. Il nostro scopo è riportare l'attenzione sulla funzione pastorale del museo ecclesiastico, sui temi che di volta in volta scegliamo, per portare il visitatore ad una riflessione profonda sul contesto affrontato. Anche la scelta dei due artisti non è casuale, ma l'attenzione al territorio è anche diretta verso coloro che in questo territorio operano, producono e propongono cultura.
Con questa mostra abbiamo voluto evidenziare da un lato l'attrazione che la guerra ha sempre esercitato sugli uomini. Come il canto delle sirene, la guerra e le battaglie hanno sin dai tempi più antichi sedotto l'uomo con tutti i suoi accessori, spade, armature, fucili, aerei, carri ecc. sino a portarlo allo scontro e poi, necessariamente e realisticamente, alla presa di coscienza della distruzione e del male che esse avevano causato.
Stefano Chiodaroli si pone nella tradizione dei "battaglisti", come venivano chiamati i pittori specialisti di argomento bellico, che si diffondono nel Sei-Settecento, fino all'esaltazione dell'eroismo individuale, cara al romanticismo. Ma già prima grandi artisti avevano sapientemente trattato la materia come Paolo Uccello nella Battaglia di san Romano, dove invece di una battaglia sembra di assistere ad un torneo, la Battaglia di Anghiari di Leonardo che noi conosciamo tramite l'interpretazione di Rubens. E' però con La Battaglia di Isso di Albrecht Altdorfer che iniziano le grandi composizioni guerresche di gruppo, dove nell'esaltazione dello slancio degli eserciti pare quasi di udire i rumori dei carri, le urla, i nitriti.
Dall'altro lato la pace non è stata rappresentata con immagini didascaliche ma con gli scarti, con i relitti, con oggetti di recupero che per noi rappresentano il tentativo di ricostruzione dopo la distruzione. Recuperare lo scarto è un atto di solidarietà, di pietà verso ciò che non risponde al criterio di utilità e come dice Papa Francesco "non devono mai venire meno i doveri inderogabili della solidarietà e della fraternità umana e cristiana". L'opera di Michele Protti rientra nel movimento artistico dell'Arte Povera. L' “Arte Povera” è una corrente nata in Italia negli anni Sessanta del Novecento, e alla quale aderirono molti artisti destinati a diventare tra i più grandi e influenti del XX secolo, come Jannis Kounellis e Michelangelo Pistoletto. Il nome “Arte Povera” fa riferimento sia ai materiali che gli artisti del gruppo utilizzano, cartapesta, ferro di recupero, stracci, oggetti riciclati, legna, terra, plastica, sia, soprattutto, al fatto che il movimento intendeporsi in contrapposizione all’arte tradizionale ed elaborare un linguaggio, più vicino al sentire contemporaneo, in grado di ridurre all’essenziale l'arte, linguaggio non semplice ma sobrio.
INGRESSO GRATUITO
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07 Dicembre, Mercoledì 2022
ARSCANTUS
voci bianche, coro e orchestra sinfonici: 200 elementi
La Diocesi di Vigevano presenta
LA VIA DEL CIELO Nella solennità di Sant'Ambrogio
ARSCANTUS
Voci Bianche, Coro e Orcestra Sinfonici con 200 elementi
i Solisti e il Coro Ars Cantus
presentano un
Programma Ecumenico che spazia da Vivaldi e Bach a Ennio Morricone, Elton John e Renato Zero.
INGRESSO LIBERO
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02 Aprile, Sabato 2022
INAUGURAZIONE MOSTRA "SCULTURE DUCALI"
L'esposizione in questo museo rappresenta, in parte, la continuazione della mostra "Sculture lignee a confronto dalle città ducali di Vigevano e Milano” che si è svolta dal 21 ottobre 2021 al 16 gennaio 2022, al Castello Sforzesco di Milano. Nella Sala della Balla, dove sono normalmente esposti gli Arazzi dei Mesi di Bramantino, anch’essi realizzati a Vigevano, sono state presentate due opere capitali del Rinascimento vigevanese in rapporto dialettico con tre statue delle collezioni del Castello, provenienti dal Compianto della chiesa di Santa Maria in Casoretto e normalmente esposte nella sala XVII del Museo delle Sculture Lignee. Al termine della mostra milanese, prima di rientrare nelle rispettive sedi, le opere vigevanesi hanno fatto tappa al Museo del Tesoro del Duomo.
Troverete esposte l’Ancona di San Giuseppe proveniente dalla Chiesa della Madonna dei Sette Dolori e il Compianto della Chiesa di San Dionigi. Arricchisce l'esposizione una splendida statua tardo quattrocentesca rappresentante la Madonna col Bambino scolpita in pietra, dipinta e dorata; la scultura in pietra proviene dalla chiesa parrocchiale della frazione Morsella di Vigevano.
La presente mostra vuole dare un'ulteriore visibilità alla produzione artistica scultorea vigevanese fra la seconda metà del Quattrocento e i primi decenni del XVI secolo.
- L’Ancona di San Giuseppe è esposta nella Sala Multimediale e nella Sala degli Arazzi, smontata in tutte le sue parti dopo un accurato restauro ed un successivo studio approfondito realizzato in sinergia tra la Soprintendenza ed i Musei del Castello Sforzesco di Milano. Nella Sala Multimediale troverete anche un'ipotesi ricostruttiva.
- La Statua in pietra della Madonna col Bambino è posta in una nicchia al primo piano
- Il Compianto di san Dionigi ha trovato collocazione nella Sala del Trono di Palazzo Vescovile
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07 Dicembre, Martedì 2021
GOSPEL IN CATTEDRALE
Brotherhood gospel choir diretto dal maestro Paolo Viana.
Il Brotherhood Gospel Choir è nato nel 1997 ed è diretto dal musicista ed architetto novarese Paolo Viana.
Vincitore di 5 Gospel Music Awards (GMA) Italy e del GJF Award, il coro vanta diverse collaborazioni con artisti di fama internazionale come gli americani Kirk Franklin, Donnie McClurkin, Myron Butler, Michael Stuckey, Kurt Carr, Jonathan Nelson, Isaac Simpson, Wendell Simpkins, Kimberly Ann Covington, Arthur Miles (vocalist di Zucchero) e con i londinesi Wayne Ellington, Michelle John, Colin Vassell, Carla Jane e Lurine Cato.
Memorabile, nel 2007, l’esibizione con il leggendario artista texano Kirk Franklin, durante la sua unica data italiana allo Sporting Palace di Novara, di fronte ad oltre 4000 fan provenienti da tutta Italia.
Dal 2005, sotto la direzione artistica ed organizzativa di Paolo Viana e Sonia Turcato, l’Associazione Brotherhood Gospel Choir organizza il Novara Gospel Festival, ormai diventato un appuntamento fisso e di prestigio, che porta in Italia i migliori artisti Gospel a livello mondiale, catalizzando l’interesse di un pubblico sempre più ampio, eterogeneo ed appassionato, tanto da venire premiato ai Gospel Music Awards (GMA) Italy 2012, 2013 e 2016, come “Miglior evento Gospel in Italia”. Un importante riconoscimento ed una conferma sulla validità delle scelte artistiche operate nelle scorse edizioni.
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INGRESSO: € 15.00 + 2 prevendita (per acquisto online)
(comprensivo di vin brulè sul sagrato a fine concerto)
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N.B.: i posti non sono numerati ed assegnati
L’ingresso è consentito solo con Green Pass